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Lavoro: studenti inglesi pagherebbero per fare i sarti in Italia

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In questo settore il Made in Italy è un punto di riferimento per i giovani europei. I coetanei italiani sembrano meno interessati

Fare il sarto forse non è l’aspirazione di molti giovani italiani, anche se la tendenza verso i lavori artigianali sta cambiando negli ultimi tempi. Ma all’estero c’è chi addirittura sarebbe disposto a pagare per mettersi all’opera nelle maison del nostro paese.

L’agenzia di comunicazione Klaus Davi &Co., in occasione della Fiera Milano Unica, ha realizzato uno studio che ha coinvolto oltre 2.000 studenti dai 18 ai 22 anni da tutta Europa.

Solo un ragazzo italiano su sette pensa di prendere in considerazione il lavoro di sarto, ma per gli stranieri è diverso. Sono ben 5 su 10 gli inglesi che sognano di venire da noi per un corso di specializzazione professionale o universitaria in cui imparare il mestiere. Un tirocinio molto ambito anche dai giovani tedeschi e spagnoli (4 su 10), mentre solo il 20% dei francesi sceglierebbe l’Italia. Una formazione italiana verrebbe considerata una ‘straordinaria opportunità’ dal campione europeo preso in analisi con una percentuale significativa del 37%. In particolare gli studenti inglesi ritengono che un passaggio in Italia garantirebbe una base per poi ‘trovare lavoro in tutto il mondo’.

Il dato singolare è che il 22% del campione straniero sarebbe addirittura disposto a pagare pur di formarsi in Italia. Questo perché nel settore apprezzano molto il Made in Italy, in particolare le capacità creative (per il 34%); le qualità tecniche applicate ai materiali (28%); l’innovazione tecnologica di comparto (23%); autorevolezza e credibilità nel settore (secondo il 63%); la disponibilità (44%); lo stile di vita (per il 67%). Quasi otto studenti su dieci sarebbero disposti a imparare l’italiano con corsi accelerati.

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Artigianato, economia, lavoro, sartoria, studenti

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