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Plastica che diventa energia

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Uno studio conferma che è possibile trasformare i rifiuti di plastica in energia utilizzabile

Un nuovo studio dell’Earth Engineering Center (EEC) presso la Grove School of Engineering del City College di New York (CCNY) suggerisce che i rifiuti di plastica possono essere effettivamente convertiti in combustibile ed energia, invece che essere scaricati in discarica o inquinare l’oceano. 

I ricercatori hanno scoperto che l’aggiunta di materie plastiche non riciclate nel processo di riciclaggio chimico noto come gassificazione si traduce nella produzione di combustibile a base di petrolio grezzo – una metodologia che, inoltre, riduce l’inquinamento, sia di plastica che di emissioni di anidride carbonica, a differenza dei metodi tradizionali di smaltimento dei rifiuti di plastica, come l’incenerimento o lo scarico.

La plastica, essendo un prodotto derivato dal petrolio grezzo, contiene una significativa energia latente che può essere sfruttata usando la giusta tecnologia e la giusta tecnica. Insomma, un’idea molto interessante per contrastare l’inquinamento plastico e placare le preoccupazioni in merito: la plastica che diventa una risorsa invece che uno spreco.

Quello che succede con la gassificazione è che essa, utilizzando aria o vapore per riscaldare i rifiuti di plastica, crea delle miscele di gas industriali chiamate gas di sintesi o syngas che possono essere convertite in diesel e benzina oppure essere bruciate direttamente per generare elettricità. Un processo che è preferibile all’incenerimento dei rifiuti di plastica perché consente lo stoccaggio di energia potenzialmente utilizzabile che altrimenti andrebbe sprecata. Inoltre la gassificazione è anche migliore per la qualità dell’aria, visto che produce livelli molto più bassi di emissioni di zolfo e ossido di azoto.

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energia, plastica, rifiuti

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