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Sensori come guardiani contro la deforestazione

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In Brasile, una no profit utilizza la tecnologia di rilevamento delle armi da fuoco e l’energia solare per difendere la foresta pluviale

L’associazione no profit Rainforest Connection di San Francisco ha creato un sistema unico e tecnologicamente avanzato per difendere le foreste pluviali del Brasile: un sistema di protezione high-tech che incorpora l’apprendimento automatico e l’energia solare per azionare dei sensori, chiamati «Guardiani», che sorvegliano la foresta pluviale e inviano messaggi in tempo reale se viene rilevata un’attività illegale. 

Costruiti sulla base di cellulari modificati, i Guardiani sono collocati in alto, in direzione del cielo, con pannelli solari incorporati che annullano la necessità di cambio o manutenzione della batteria.
Grazie all’aiuto di Google, Rainforest Connection ha concentrato i suoi sforzi sulla foresta pluviale amazzonica a Pará, nel nord del Brasile, dove è riuscita anche a collaborare con il popolo locale Tembe, che sta difendendo la sua terra dagli invasori alla ricerca di legname – circa 30 membri dei Tembe pattugliano regolarmente la foresta per respingere i taglialegna illegali.

Il fatto è che la foresta amazzonica è difficile da conoscere e da proteggere per chiunque, anche per chi vive lì da sempre, per questo i Guardiani, lì in alto, nel cielo, sono un esercito di difesa davvero importante: registrano i suoni e poi li inviano a Rainforest Connection che li analizza in modo da determinare la loro posizione e la loro origine.

Si sa: la tecnologia è un aiuto molto importante per le popolazioni, per questo Rainforest Connection intende offrire questi servizi a tutti coloro che vivono nelle foreste pluviali e in altri paesaggi naturali che sono veri e propri tesori ecologici, in tutto il mondo. Dare alle comunità questi strumenti vuol dire aiutarle a difendere il loro territorio con meno fatica e quindi a poter prosperare, diventando via via sempre più resistenti.

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armi, brasile, difesa, foresta pluviale

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