La tiroide e i suoi malfunzionamenti

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Malfunzionamenti, cause, sintomi e rimedi dei malfunzionamenti della tiroide: intervista al prof. Massimo Ulderico De Martino, specialista in endocrinologia e andrologia

 

I malfunzionamenti della tiroide sono ormai molto diffusi. Abbiamo cercato di capirne cause, sintomi e rimedi con l’aiuto del prof. Massimo Ulderico De Martino, specialista in endocrinologia e andrologia, ricercatore e docente  presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno.

Le malattie alla tiroide sono aumentate? E’ vero che ciò è accaduto dal disastro di Cernobyl?

Sicuramente oggi si  parla molto di più di problematiche tiroidee. Da un lato ciò è dovuto ad un aumento delle possibilità diagnostiche. Inoltre si è anche  più attenti ai fattori estetici e quindi anche un semplice aumento di peso spinge ad investigare il funzionamento della tiroide. Dall’altro lato c’è sicuramente un aumento dei fattori tossici ambientali e Cernobyl è stato uno di questi.

Esistono diversi tipi di anomalie. Quali sono e quali i sintomi?

Sintetizzando possiamo dire che il ridotto funzionamento della tiroide, definito ipotiroidismo, induce un calo delle funzioni metaboliche dell’individuo;  la ‘macchina corpo’ è quindi  rallentata, si riduce ad esempio la produzione di calore, e quindi si tollera meno il freddo. Ci può essere un aumento di peso e comparire una  stanchezza psicofisica, la perdita di attenzione e un calo del tono dell’umore. Unghie e capelli diventano più fragili, la pelle appare secca, pallida e fredda e nei casi severi è presente un gonfiore  intorno agli occhi e alle caviglie dovuto ad un eccessivo accumulo di liquidi. Un eccessivo funzionamento della tiroide invece, definito ipertiroidismo, induce una accelerazione del metabolismo e  la macchina corpo va più veloce del necessario. Può comparire allora un certo  dimagrimento, ipereccitabilità, nervosismo ,può aumentare la frequenza del battito cardiaco e la pressione arteriosa,  possono esserci tremori, ipersudorazione. La pelle è umida e sottile.
Il malfunzionamento della tiroide  può poi avere effetti sulla sfera sessuale e su quella riproduttiva, con calo del desiderio, dell’erezione e nelle donne alterazioni del ciclo mestruale.

Come capire se la nostra tiroide funziona male?

I sintomi sono spesso sfumati  e quindi è spesso necessario il dosaggio ematico di  FT3 e FT4, le frazioni libere degli ormoni tiroidei e del TSH l’ormone ipofisario che ne regola la produzione e secrezione. A questo può seguire  un’ecografia tiroidea  che consente di studiare la morfologia della ghiandola e valutare l’eventuale presenza di noduli che ne possono alterare la struttura.

E’ necessario a volte sottoporre il paziente ad un ago aspirato tiroideo, un prelievo di cellule per analizzare la natura dei noduli ed escludere la presenza di tumori maligni ,definiti carcinomi,la cui frequenza è comunque molto bassa. Nel caso di carcinomi alla tiroide o di noduli benigni tanto grandi da deviare la trachea creando problemi di deglutizione e di respirazione , l’intera ghiandola deve essere asportata .

Quali le terapie?

Nell’ipotiroidismo si usa una terapia sostitutiva principalmente con l’ ormone tiroideo T4. Oggi oltre alle compresse ci sono delle formulazioni liquide che garantiscono un assorbimento migliore e più rapido. Per esempio se la pasticca va presa almeno mezz’ora prima della colazione per garantire il completo assorbimento, si può assumere la formulazione liquida anche solo 15 minuti prima. Nell’ipertiroidismo invece vengono utilizzati farmaci capaci di bloccare la produzione ormonale della ghiandola come il metimazolo o il propiltiouracile e spesso è necessario l’uso di beta bloccanti per abbassare la frequenza cardiaca.

Un po’ di attenzione va data anche all’alimentazione. Ci sono alimenti che riducono la captazione tiroidea dello iodio ed il cui consumo  dovrebbe essere ridotto da chi soffre di ipotiroidismo, come la soia, la verza, i cavoli, i ravanelli. Lo iodio è l’oligoelemento essenziale nella sintesi degli ormoni tiroidei.  E’ buona abitudine quindi usare il sale iodato, mangiare pesce ed altri alimenti contenenti iodio.  La corretta alimentazione è sicuramente molto importante ma certamente non rappresenta un’alternativa ai farmaci.

E’ vero che passeggiare al mare fa bene?

 

Sì, chi vive al mare infatti ha un funzionamento tiroideo migliore proprio per la presenza dello iodio. E comunque una passeggiata al mare fra l’aria, il sole e la natura è sempre un toccasana per la salute.

a.s.

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