Microturbine alimentate con le biomasse

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La cogenerazione basata sugli sviluppi tecnologici della Capstone Turbine Corporation alla conquista del mondo

 

La cogenerazione non è un concetto nuovo o una tecnologia giovane. In realtà, un impianto che vendesse sia elettricità che calore agli edifici e alle fabbriche vicine fu uno dei primi progetti di Thomas Edison, ma i politici e le società elettriche seguirono un’altra strada: quella di creare monopoli economici sostenuti da grandi centrali elettriche collocate lontane dagli edifici e dalle fabbriche che avrebbe potuto usare il loro calore sprecato.

Questo modello non cogenerativo ancora persiste e, oggi, una tipica centrale brucia tre unità di carburante per generare una sola unità di elettricità: un tasso di efficienza del 33 per cento che non è migliorato di un solo punto percentuale rispetto alla fine degli anni ’50. Le unità di cogenerazione, al contrario, permettono di raggiungere un’efficienza dal 60 al 90 per cento e, se le strutture sono ben progettate, si riducono in maniera significativa le emissioni di anidride carbonica e altri inquinanti, come gli ossidi di azoto e di zolfo.

La Capstone Turbine Corporation è società californiana che si occupa di sviluppare microturbine che si possono alimentare con combustibili rinnovabili (biomasse, biogas da discarica) che consentono di ottenere impianti di cogenerazione (produzione contemporanea di energia elettrica e termica) e che sta avendo un successo che la porta dagli allevamenti di suini alle fabbriche di birra, da un impianto di riciclaggio dell’acqua a Irvine, in California, fino al mercato europeo con la Finlandia, ed è di pochi giorni fa la notizia di un ordine di 4 MW da parte di un caseificio australiano.

Quello che ha reso uniche le microturbine di questa società è l’uso di una tecnologia con cuscinetti «ad aria», un sistema oil-free che esclude olio lubrificante ed altri prodotti chimici, aumentando la pulizia dei gas esausti e diminuendo gli sprechi.

La Capstone dimostra che la cogenerazione è una realtà economicamente produttiva, oltre che una tecnologia rispettosa dell’ambiente che trasforma i rifiuti in risorse. Secondo una relazione dello scorso anno, fatta dall’International Renewable Energy Agency (IRENA), le biomasse potrebbero costituire il 60 per cento del mix globale di energie rinnovabili, arrivando a coprire fino al 20 per cento dell’energia mondiale entro il 2030.

EC

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