Laghi italiani inquinati, colpa del sistema depurativo carente

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Le analisi delle acque dei laghi italiani evidenziano un inquinamento da batteri fecali, colpa di un sistema depurativo carente

 

I laghi italiani sono ancora tanto inquinati: nel 51% dei 104 campioni prelevati in 16 laghi italiani è emerso che vi sono nelle acque batteri fecali, ovvero batteri provenienti dagli scarichi delle fogne non depurati. A lanciare l’allarme è ‘Goletta dei laghi’ di Legambiente che in questi giorni monitora la situazione dei laghi del Bel Paese. I risultati delle analisi mettono in evidenza un sistema depurativo carente.

In particolare, tra i laghi del Nord vengono analizzate le acque di sette bacini: Garda (Verona, Brescia, Trento), Iseo (Bergamo, Brescia), Como (Como, Lecco), Lugano (Varese), Maggiore (Varese, Novara, Verbania), Varese (Varese) e Viverone (Torino). Su un totale di 73 punti monitorati, 44 sono risultati fortemente inquinati. Nel Lazio sono passati all’esame dei tecnici di Legambiente 7 laghi tra le provincie di Roma (Bracciano e Albano), Viterbo (Bolsena e Vico), Rieti (Salto e Turano) e Latina (Posta Fibreno). Su un totale di 23 punti campionati, il 34% e’ risultato contaminato dalla presenza di scarichi fognari non depurati. Infine, in Umbria, dove sono stati monitorati il Trasimeno (Perugia) e Piediluco (Terni), su 8 prelievi solo uno ha superato i limiti previsti dalla normativa.

 

Maglia nera per l’inquinamento va al lago di Como, dove 9 campioni su 16 sono risultati, a detta dei tecnici di Legambiente, ‘’fortemente inquinati’. Anche il lago di Garda non è messo meglio: sono stati analizzati 20 punti, 7 sono ‘fortemente inquinati’ e 4 ‘inquinati’. 

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