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Come finiamo per assumere quantità incredibili di zucchero?

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Secondo i ricercatori, anche un solo muffin ai mirtilli può contenere l’apporto giornaliero raccomandato di zucchero

Secondo una ricerca condotta da Action on Sugar e Obesity Health Alliance, alcuni muffin ai mirtilli venduti dai bar e dai supermercati contengono un quantitativo di zucchero davvero esagerato, pari a quello che dovremmo assumere durante una giornata – il limite giornaliero raccomandato per gli adulti è sette cucchiaini (e per i bambini è ancora inferiore).

Per condurre la ricerca, sono stati esaminati 28 muffin venduti nei punti vendita delle stazioni ferroviarie e nei supermercati del Regno Unito, ed è stato rivelato che il 61% conteneva sei cucchiaini di zucchero o più – inoltre, è stato trovato che i muffin acquistati presso le stazioni avevano il 19% in più di zucchero per porzione ed erano il 32% più grandi di quelli comprati nei supermercati. Le due associazioni hanno anche sottolineato che non era presente nessuna indicazioni sui dolci riguardo alle quantità contenute.

Dobbiamo ricordarci sempre di stare molto attenti alle quantità di zucchero che assumiamo, anche perché purtroppo non ci sono disclaimer ad aiutarci. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte parlato dei rischi collegati ad un consumo eccessivo di zucchero – diabete, obesità, carie, per esempio – e ha dato delle linee guida da seguire per una corretta alimentazione: non più del 10% del fabbisogno energetico giornaliero (in pratica, circa 50 grammi) dovrebbe provenire da zuccheri aggiunti; per stare bene di dovrebbe arrivare a un massimo di 25 grammi (in pratica, 6 cucchiaini da caffè).

Questa ricerca sui muffin è importante, anche perché dovrebbe aiutarci a ricordare che i zuccheri «aggiunti» (ovvero quelli che non appartengono ai cibi che li contengono naturalmente, come frutta, verdura, latticini), non sono solo quelli che noi «aggiungiamo» fisicamente al tè o al caffè, ma sono anche quelli contenuti nei dolci e nei prodotti che consumiamo.
Stiamo attenti, il nostro corpo ce lo chiede.

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