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Come diventare animali notturni

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Uno studio dice che gli animali stanno cambiando il loro bioritmo per evitare gli umani

La notizia è che gli animali non vogliono avere niente a che fare con noi. I ricercatori hanno rivelato che dozzine di specie di animali hanno iniziato a reagire al contatto obbligato con gli umani che invadono i loro spazi spostando il loro orologio interno al fine di diventare più notturni.

E così anche se noi pensiamo di non creare conseguenze alla fauna, lo facciamo e anche quando cerchiamo di non lasciare tracce – magari camminando per i boschi o andando a osservare la vita selvaggia degli animali – in realtà potenzialmente abbiamo il potere di creare conseguenze durature.

Per capire meglio questa dinamica, un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science, ha analizzato i dati di 76 precedenti studi su 62 diverse specie animali che si sono diffuse in sei continenti e ha concluso che anche le attività a impatto relativamente basso possono influire sul loro comportamento.

Per determinare l’effetto del comportamento umano sui modelli di sonno, i ricercatori hanno determinato per quanto tempo gli animali erano attivi di notte quando avevano «subìto» diversi tipi di attività umane – come la caccia, l’escursionismo e l’agricoltura. Il team ha concluso che la presenza umana corrispondeva con un aumento del 20% in media dell’attività notturna tra gli animali studiati.

Questa ricerca è tra le prime a esplorare e quantificare in che modo il comportamento umano influisce sull’attività degli animali e sui loro modelli di sonno: essere semplicemente in uno spazio selvaggio può fondamentalmente cambiarlo. Detto questo, anche se alcuni animali avranno difficoltà ad adattarsi alla vita notturna, potrebbe anche essere che il cambiamento fornisca dei benefici agli animali che sperano di condividere lo spazio con gli esseri umani senza mai aver a che fare con loro. Non lo sappiamo.

Magari, tra qualche anno, un nuovo studio in merito potrà darci informazioni in merito.

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animali, bioritmo, notte

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