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“Il calore verde che nasce dal legno”

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A Roma si è da poco concluso un incontro tra istituzioni, associazioni e imprese per parlare del legno, come energia rinnovabile

Il legno è la prima tra le energie rinnovabili (il 33% in Italia e il 40% nel mondo) e la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie italiane. A renderlo noto, l’ AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali), RisorsaLegno, l’ANFUS (Associazione nazionale Fumisti e Spazzacamini), l’Assocosma (Associazione Nazionale Costruttori Stufe ad accumulo) e Legambiente, organizzatori dell’incontro “Il calore verde che nasce dal legno”, che si è tenuto a Roma a fine febbraio ma i cui dati son stati trasmessi in questi giorni.

Gli argomenti trattati: è possibile riscaldarsi con legna e pellet nel rispetto dell’ambiente? Quanto calore rinnovabile viene prodotto dalle biomasse? Qual è il valore socioeconomico del settore? Quali innovazioni sono state introdotte per aumentare l’efficienza e ridurre le emissioni?

Lo scopo dell’appuntamento era quello di parlare del legno, “un settore dalle radici antiche ma che punta all’innovazione. Il riscaldamento a legna cippato e pellet si presenta raccogliendo la sfida della qualità per aumentare l’efficienza di apparecchi domestici e caldaie, per abbattere le emissioni e per confermare il proprio ruolo primario tra le fonti rinnovabili” ha spiegato Marino Berton, Direttore Generale di AIEL.
In molti pensano che l’utilizzo del legno danneggi i boschi, mentre è vero il contrario: è importante per la valorizzazione del patrimonio boschivo ed è un fattore determinante per combattere l’effetto serra e rispettare i parametri europei sulle fonti rinnovabili. Non solo. Rispetto alle fonti fossili, consente un risparmio sulla bolletta del 75%

Per far in modo che il miglioramento della qualità dell’aria sia un impegno reale, è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Ambiente, a cui ha aderito anche la Regione Lazio, aperto all’adesione delle Regioni e delle altre aree vulnerabili alle emissioni. L’obiettivo è di abbattere ulteriormente le emissioni di PM e Benzo(a)pirene derivanti dal riscaldamento domestico a biomasse.
Nello specifico, ad inquinare sono i vecchi impianti, mentre quelli di nuova generazione abbattono le emissioni fino all’80% e hanno una certificazione ariaPulita® che classifica le prestazioni di apparecchi e caldaie a biomasse.
“E’ molto importante la sfida che? viene lanciata oggi da Aiel e dalla filiera delle imprese del riscaldamento da legno. Perchè parla di innovazione e di risposte concrete ai problemi di produzione da fonti rinnovabili e di lotta all’inquinamento atmosferico. Dimostra come sia possibile costruire dei percorsi che responsabilizzino tutti i protagonisti di una filiera che è strategica per il nostro Paese, perchè va dalla gestione dei boschi fino all’industria della termica, ed è proprio di questo tipo di impegno che abbiamo bisogno per rendere il Piano energia e clima che il nostro Paese dovrà approvare a fine 2019 in via definitiva, davvero ambizioso e capace di accelerare nella lotta ai cambiamenti climatici” – ha sottolineato Edoardo Zanchini, Vicepresidente Legambiente.

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