Esclusiva Ecoseven.net, intervista a Nona Karadjova, ministro dell’ambiente della Bulgaria (seconda parte)

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Seconda parte dell’intervista di Ecoseven.net al Ministro dell’ambiente bulgaro Nona Karadjova. Si parla di politiche comunitarie e risorse idriche, dell’affidamento ai comuni delle concessioni per lo sfruttamento dele acque minerali e di come la Bulgaria intende raggiungere gli standard comunitari

Quale e` la politica del Ministero dell’ambiente e delle risorse idriche della Bulgaria nel campo della gestione del settore idrico?

La conservazione della risorsa idrica del paese è il nostro scopo strategico e il nostro compito diretto è di definire il modo più efficiente di gestione degli impianti idrici – acquedotti, canalizzazioni, sistemi di irrigazione, impianti di protezione dalle alluvioni e i laghi artificiali. In questo momento stiamo riformando il settore e stiamo analizzando il modo più razionale di utilizzare la risorsa disposta ai fini di gestire gli impianti idrici in modo che ci possa essere la distribuzione dell’acqua ad uso umano in quantità sufficiente e di qualità garantita ad un prezzo socialmente accettabile.
Devo precisare che nel nostro paese sono previste quattro regioni di gestione idrica dei bacini. Abbiamo come obiettivo il raggiungimento di una buona situazione delle acque superficiali e sotterranee della Bulgaria fino al 2015. Questo processo è regolamentato nei piani di gestione di questi Quattro bacini fluviali, che rappresentano uno strumento complesso di applicazione della legge bulgara per le risorse idriche e la Direttiva quadro dell’UE per la politica nel campo delle risorse idriche.
E` molto importante che la direttiva europea di protezione dalle alluvioni sia stata già recepita dalla legislazione bulgara. La legge introduce l’analisi opportuna delle regioni ad alto rischio, mappatura, piani regionali con provvedimenti complessi di monitoraggio e difesa, previsione a lungo termine e costruzione di infrastruttura di protezione del popolo dalle alluvioni. Abbiamo già iniziato l’applicazione del quadro di pianificazione a lungo termine. Credo che queste azioni riducano in realtà le conseguenze sfavorevoli sulla salute umana e i danni che provocano le alluvioni per l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche.
Io sono convinta che la difesa dal rischio ed il consumo stabile delle risorse idriche contengono in se stessi tutti gli aspetti – economici, politici e sociali  – dello sviluppo sociale e richiedono sforzi comuni da parte dello Stato, dei comuni, dell’impresa e dell’intera società. Ecco un esempio: noi siamo riusciti a trovare un buon modello di utilizzo più effettivo e giusto delle risorse di acque minerali, disponibili nel nostro paese, ma fin’ora non utilizzate sufficientemente. Annualmente pubblichiamo la lista dei ritrovamenti che si potrebbero concedere gratuitamente ai fini di gestione da parte dei comuni per un periodo di 25 anni. Durante il 2011 il Ministero dell’ambiente e delle risorse idriche ha già concesso di gestione ai comuni 58 ritrovamenti di acqua minerale. In questo modo si aiuta lo sviluppo dei progetti sociali, relativi al riscaldamento di edifici pubblici, scuole, giardini d’infanzia, edificazione di piscine, alberghi familiari, complessi spa ed altri.
 
Lei menziona le problematiche relative alle acque minerali. Quali sono le altre oppurtunità di sviluppo che la natura bulgara offre all’economia?
 
La natura bulgara ha a sua disposizione un grande potenziale che purtroppo non viene utilizzato completamente. Il clima favorevole ci dà l’unica oppurtunità di sviluppare un eco-turismo annuale che aiuta l’economia sia a livello nazionale che a livello locale. Il compito del Ministero dell’ambiente e delle risorse idriche è di conservare questa natura controllando l’equilibrio tra le ambizioni delle imprese e la tutela della biovarietà ricca sul territorio del paese. Noi come istituzione nella collaborazione con i comuni assicuriamo la costruzione dei principali impianti di depurazione delle acque e di gestione dei rifiuti, ed insieme al business cerchiamo soluzioni di casi come la costruzione eccessiva di edifici e la prevenzione dell’inquinamento industriale. Credo che al momento ci siamo riusciti.
 
Infine, come avete celebrato la Giornata mondiale dell’ambiente, il 5 giugno scorso?
 
Quest’ anno abbiamo organizzato una grande campagna nazionale dal titolo  “Bulgaria Verde”. Per mettere in evidenza che la natura siamo noi e per esistere in armonia proprio noi siamo quelli che dovremmo tutelarla. Abbiamo concluso la prima parte della campagna con una cerimonia dedicata al Giorno mondiale dell’ambiente ed abbiamo premiato le imprese bulgare, che hanno investito tempo e mezzi nelle iniziative “verdi”. La campagna gode di un interesse enorme e per questo motivo intendiamo trasformarla in un appuntamento fisso per incoraggiare le aziende, i comuni e le città che hanno cura di un futuro più verde per la Bulgaria. 
 

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ambiente, Bulgaria, Karadjova, ministro

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