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I pinguini di Adelia potrebbero scomparire?

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Almeno il 60% della popolazione dei pigoscelidi di Adelia potrebbe essere spazzata via entro la fine del secolo a causa dei cambiamenti climatici

I pinguini di Adelia (Pygoscelis adeliae) sono sopravvissuti in Antartide per quasi 45 mila anni, adattandosi alle espansioni glaciali e alle fluttuazioni dei ghiacci marini guidate da millenni di cambiamenti climatici. Ma ora, a quanto dice la nuova ricerca della University of Delaware, dopo essersi mantenuti forti, vivi e resilienti durante questi periodi difficili, sarebbero a rischio: i climi incredibili del 21° secolo potrebbero rappresentare una minaccia reale per il futuro delle molte colonie presenti sul continente antartico. Lo studio prevede che almeno il 60% dei pigoscelidi di Adelia potrebbe scomparire alla fine di questo secolo. 

L’impatto del cambiamento climatico su questi animali si muoverà attraverso due vie principali: la prima è di certo la qualità e la disponibilità del cibo, mentre la seconda è la possibilità di nidificazione in quegli habitat.

Per quanto riguarda il cibo: il riscaldamento delle acque potrebbe ridurre la disponibilità delle prede di cui i pinguini si nutrono, causando un cambiamento nella composizione della dieta di questi uccelli. Mentre, per quanto riguarda la nidificazione, è tutta una questione di acqua: solitamente, il clima dell’Antartide è freddo, secco e duro, ma l’aumento delle temperature potrebbe produrre piogge senza precedenti o prematuri scioglimenti della neve, creando pozzanghere sul terreno che farebbero molto male alle uova che non potrebbero mai sopravvivere all’essere toccate dall’acqua – i pulcini non hanno piume impermeabili, quindi se si bagnano possono morire per ipotermia.

I ricercatori hanno suggerito una via di salvezza: lo studio ha individuato diversi rifugi dove i pinguini potrebbero continuare a prosperare, tutti a sud, quindi la previsione è quella di una migrazione permanente per trovare condizioni più abitabili.

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Adelia, estinzione, pinguini

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