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La cacca dei tacchini come carburante

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Due ricercatori scoprono una bizzarra fonte di energia alternativa

A quanto pare i tacchini smetteranno di essere al centro delle attenzioni solo per il fatto che finiscono nei forni statunitensi il giorno del Ringraziamento. Due ricercatori della Ben-Gurion University of the Negev hanno scoperto che la cacca di tacchino potrebbe funzionare come alternativa alle tradizionali fonti di energia e che potrebbe effettivamente sostituire circa il 10% del carbone utilizzato per la produzione di elettricità.

In pratica, gli escrementi di tacchino – ma anche di pollo e di altri volatili – potrebbero essere trattati e convertiti in combustibile solido da biomassa e visto che le biomasse coprono il 73% della produzione di energia rinnovabile in tutto il mondo, secondo un comunicato stampa rilasciato dall’università, invece di coltivare piantagioni per la biomassa, si potrebbe utilizzare questa risorsa. Di fatto, tale possibilità permetterebbe di risolvere due problemi insieme: sia quello dello smaltimento ecologicamente sicuro degli escrementi di pollame – che è diventato un problema significativo –, sia quello di trovare una fonte di energia rinnovabile meno dispendiosa e più ecologica per ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili.

I ricercatori hanno confrontato la cacca di tacchino con il biochar e l’hydrochar e hanno trovato che la cacca di tacchino trasformata in idrocarburo era l’opzione migliore, con una produzione netta di energia del 24% in più. Inoltre, hanno scoperto che utilizzando una maggiore temperatura durante il processo di carbonizzazione idrotermale si provocava una riduzione delle emissioni di metano e ammoniaca – anche se si rilevavano degli aumenti di anidride carbonica e monossido di carbonio.
Il ricercatore Amit Gross ha dichiarato che le loro scoperte potrebbero aiutare a ridurre significativamente le emissioni di gas serra associate alla produzione di elettricità e ai rifiuti agricoli.

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combustibile, Enegia, Green Economy

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