ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Valanga a Valfurva, morto un escursionista-Red Bull, Newey annuncia addio: terremoto nel team-Europee, Salvini conferma candidatura generale Vannacci: "Porterà avanti sue battaglie con la Lega"-Harvey Weinstein, annullata la condanna per stupro-Venezia, primo giorno con il ticket d'ingresso: 110mila arrivi tra le proteste-Decine di armi nucleari in Bielorussia, Lukashenko: "Pronti ad utilizzarle"-25 aprile, la strage nazista di Civitella in Val di Chiana: cosa è successo-Jennifer Milani, ritrovata ragazzina scomparsa a Novara-Ue, Macron: "Europa oggi può morire, dipende da nostre scelte"-25 aprile, presidio pro Palestina in una piazza Duomo piena-Rai, sciopero dei giornalisti il 6 maggio: motivi della protesta-Reggio Calabria, grave incidente su SS106: scontro tra auto e moto, un morto-Rama a Ranucci: "Pronto a partecipare a Report ma in diretta, basta calunnie"-Clima, Confindustria e Deloitte: costo emissioni gas serra nel G7 penalizza competitività-Lavoro, ecco 6 consigli per affrontare al meglio un colloquio in inglese-Guglielmo Marconi, 150 anni fa la nascita di uno dei più grandi inventori della storia moderna-Israele, Hamas: "Giù armi con accordo su 2 Stati". Proteste pro Gaza in campus Los Angeles, 93 arresti-Bce: "Inflazione Eurozona continua a decelerare, crescita in ripresa graduale in 2024"-25 aprile, Meloni: "Con fine fascismo poste basi democrazia". Salvini: "Sempre onorato senza sbandierarlo"-Fiorello: "72% italiani si sente antifascista, l'altro 28% manda curriculum alla Rai"

Basta con questo sesso

Condividi questo articolo:

L’era del sesso per la riproduzione è finita: è una questione tecnologica

Henry T. Greely è il direttore del Center for Law and the Biosciences della Stanford University, nonché esperto di Neuroscienze e autore del libro La fine del sesso e il futuro della riproduzione umana. È lui il sostenitore della tesi per cui i progressi tecnologici, un giorno, faranno sembrare il sesso volto alla riproduzione un mero ricordo del passato. In quanto esperto di tecnologia e del ruolo che essa riveste nella vita delle persone, Greely ha dichiarato alla BBC che «tra 20 o 40 anni, la maggior parte delle persone di tutto il mondo con una buona copertura sanitaria sceglieranno di concepire in un laboratorio».

Sono passati quarant’anni dalla prima nascita in provetta e, da allora, oltre 8 milioni di persone sono nate tramite la fecondazione in vitro. Oggi, i genitori che utilizzano questa procedura, scelgono di sottoporre i loro embrioni fecondati a una diagnosi genetica preimpianto (DGP) prima di trasferirli nell’utero, in modo da controllare se i bambini erediterebbe problemi genetici dai genitori.

Se le previsioni di Greely sulla PGD sono giuste, tra qualche decennio ci sarà un cambiamento epocale riguardo alla procreazione: quando la DPG diventerà più accessibile e più facile, grazie a ulteriori sviluppi della genetica e della ricerca sulle cellule staminali, saranno in molti a preferirla agli «obsoleti» metodi tradizionali.
A quel punto, cosa succederà al sesso? A cosa servirà? Come cambieranno molte idee radicate e radicali su cos’è giusto e cosa no, su cosa normale e cosa no? In molti ne stanno scrivendo, in molti ci stanno ragionando perché è una chiave del nostro domani che ci dirà ancora una volta chi siamo.

Questo articolo è stato letto 65 volte.

riproduzione, sesso, tecnologia

Comments (37)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net