Biomasse, in Trentino energia dagli scarti delle mele

Condividi questo articolo:

A Pejo, nel Trentino, si ricava energia dagli scarti delle mele e dagli scarti di segheria per alimentare un centro di imbottigliamento

Biomasse: dagli scarti delle mele all’energia il passo è breve, almeno in Trentino. A Pejo un centro di imbottigliamento (San Pellegrino) è alimentato da una centrale a biomasse che trasforma in corrente elettrica gli scarti delle mele e delle segherie. In particolare ad esser sfruttato per produrre energia sono gli scarti dei meleti, che polverizzati, vengono uniti agli scarti di segheria e ai residui boschivi del Parco dello Stelvio.

Le biomasse, ovvero gli scarti delle mele e la segheria, vengono trasformati in energia grazie ad appositi macchinari chiamati scippatrici, in grado di trasformare il legname in biocombustibile. In questa centrale energetica si crea quindi energia pulita. E non solo, si crea anche un legame con l’ambiente circostante, perché gli scarti utilizzati provengono da un raggio massimo che va dai 40 agli 80 chilometri.

Dagli scarti dei meleti e dalle biomasse può arrivare qualcosa in più. L’impianto ha una potenza termica di circa 5 megawatt, e presto sarà realizzato un sistema per sfruttare questa energia attraverso una rete di teleriscaldamento. Al momento usufruiscono di questa energia edifici pubblici, come amministrazioni, biblioteche, palazzi comunali e scuole. Ma tra un anno potranno sfruttare l’energia pulita delle biomasse anche le case dei centri abitati.

(GC)

Questo articolo è stato letto 30 volte.

biomasse, centrale Pejo energia pulita, energia biomasse, pajo, Pejo energia scarti mele, scarti mele energia

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net