300 miliardi di Euro per l’energia del vento

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Una ricerca di mercato prevede la cifra degli investimenti totali per l’energia eolica offshore nel prossimo decennio

 

La società Douglas-Westwood si occupa dal 1990 di ricerche di mercato e servizi di consulenza nell’ambito dei numerosi settori che compongono l’industria energetica globale. Da sei anni, la Douglas-Westwood World Offshore Wind Market Forecast fornisce risultati e previsioni sul settore eolico, che offrono una vista panoramica dei successivi dieci anni.

La relazione di quest’anno prevede che il cumulativo della capacità eolica offshore arriverà a 57 GW – guidato dal continuo sviluppo di mercati consolidati come il Regno Unito, la Germania e la Cina e sostenuto dai mercati emergenti, tra i quali Stati Uniti e Francia. Il totale degli investimenti sarà pari a 240 miliardi di Euro tra il 2015 e il 2024, ma questa cifra riguarda solo i progetti che hanno superato la fase concettuale dello sviluppo, quindi vanno aggiunti altri 60 miliardi provenienti dai progetti potenziali che si creeranno dopo il 2020: la cifra finale, dunque, si aggirerà intorno a 300 miliardi di Euro.

Per il 2015, sono attesi 5.3 GW di capacità installata, più alcune aggiunte previste che servono a mantenere l’energia su una linea che ha una tendenza al rialzo e che avrà un picco nel 2020, con 7.5 GW.

Il Regno Unito installerà più di 11 GW nei prossimi dieci anni, la maggior parte dei quali entro il 2022, così come la Germania, che però vede una prospettiva più a lungo termine, visto che la previsione dice che i suoi livelli di attività si riprenderanno nel 2018, dopo un rallentamento nel 2016-17; la Cina, invece, prevede di installare più di 8 GW di capacità – che è una cifra inferiore alle precedenti, ma questo Paese rappresenta un mercato che può avere ancora una forte crescita.

Stati Uniti e Francia, invece, con i loro mercati emergenti, dovrebbero avere i loro primi parchi eolici operativi rispettivamente entro il 2015 e il 2017 (per gli Stati Uniti, la previsione è di 1.8 GW di capacità offshore nel prossimo decennio, e per la Francia è di 3.2 GW). Gli altri mercati emergenti includono alcuni tra i Paesi che hanno avuto storicamente i più bassi livelli di attività eolica offshore – per esempio: la Svezia, la Danimarca e il Belgio.

 

I costi di capitale, recentemente si sono ridotti, soprattutto grazie alle grandi dimensioni delle turbine installate che hanno portato ad avere meno meno infrastrutture, ma per far sì che il mercato cresca ancora devono diminuire anche i costi operativi. L’energia eolica offshore, infatti, deve ancora contare sugli interventi del governo o gli incentivi per essere redditizia.

gc

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Douglas-Westwood, energia, energia eolica, eolico

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